TERAMO – Un ringraziamento al direttore generale uscente, Giustino Varrassi, e un invito al suo successore, Paolo Rolleri, di continuare sulla strada di quello è stato avviato in termini di integrazione ospedale-territorio, «nella possibilità di collaborare al meglio per i nostri pazienti, per i cittadini tutti e per il nostro territorio». E’ quanto sostiene il segretario provinciale, nonchè vicesegretario regionale, della Federazione dei medici di base, Ercole Core. Secondo Core, la Asl di Teramo ha raggiunto con Varrassi «risultati eccellenti mettendo in atto un progetto complessivo di riorganizzazione della sanità teramana in linea con le direttive regionali e nazionali e producendo, per la prima volta dopo molti anni, una reale diminuzione della mobilità passiva verso le Marche, una diminuzione delle liste d’attesa e soprattutto la riqualificazione dei servizi territoriali, per non parlare poi del rilancio dell’ospedale di Sant’Omero e di tutti i presidi periferici». In questa ottica fondamentale è stata l’apertura delle Unità complesse di cure primarie di Villa Rosa, Sant’Egidio e Montorio e, cita Core, «il rinnovo del parco tecnologico in dotazione con ecografi e tac, la messa in rete delle radiologie dei 4 presidi ospedalieri tanto che ora è possibile consultare, da qualunque ospedale, esami radiologici senza dover viaggiare con autisti da un ospedale all’altro, la riorganizzazione dell’intera rete di emergenza-urgenza, il potenziamento dell’ospedale di Teramo dove le eccellenze sono migliorate e sono tra le migliori d’Italia (vedi per esesmpio cardiologia e cardiochirurgia) come si evince dai rapporti dell’Agenzia nazionale». In particolare, l’apertura delle tre Uccp «sono la prova provata di un’azione amministrativa illuminata e lungimirante e all’avanguardia in campo nazionale. È l’ospedale che va verso il territorio e non viceversa. In questo modo diminuisce il ricorso improprio ai Pronto Soccorso – sostiene il segretario Fimmg -, e con esso i ricoveri inappropriati, e l’ospedale diventa punto di eccellenza per malati acuti». Core entra in p’olemica con chi «elenca queste cose come punti di un programma da fare senza sapere che questa strada è stata già avviata e attuata. Tutto questo dopo dieci anni di immobilismo assoluto e anzi di tagli e di amministrazioni senza alcuna progettualità. Ma come sempre accade da noi, invece di fare politica sanitaria, anche da parte di partiti politici, si è fatto polemica per la polemica con personalismi inconcludenti e finalizzati allo sfascio, senza alcun programma alternativo e quindi non per costruire ma per demolire anche a costo di danneggiare i cittadini».
Ringraziamo Giustino Varrassi e lo salutiamo con affetto e riconoscenza mentre a Paolo Rolleri diamo il benvenuto nella speranza che si prosegua nella continuità dell’azione svolta e nella possibilità di collaborare al meglio per i nostri pazienti, per i cittadini tutti e per il nostro territorio.